Categorie
Smart Working

I Ritornati

“Partiamo per poi ritornare”, questo è il pensiero di chi lascia la propria terra, la Puglia.

Sono anni che chiedo ai ragazzi cosa faranno dopo la maturità e la risposta è sempre la stessa. “Qui c’è poco o nulla, i miei genitori mi hanno più volte raccomandato di cercare la mia fortuna altrove.”

Qualcun altro dice: “Io sto bene qui, ma per necessità vado a studiare fuori, magari tornerò un giorno con un bagaglio di conoscenze e potrò apportare il mio contributo”.

Allora perché andare via? Il clima è gradevole, la mia famiglia mi scalda con il suo amore, si vive di piccoli gesti quotidiani a volte interrotti da preoccupazioni future eppure molti di noi sono partiti.

È successo anche a me nel lontano duemila, ma è una storia che ci accomuna da sempre, l’informatica come possibile ancora di salvezza in un territorio vergine.

Lo studio lontano da casa, le prime esperienze lavorative e il sogno di tornare un giorno a casa.

Qualcuno, come me, è tornato. Le difficoltà sono tante e a volte ci si chiede come andare avanti, ma la speranza e la caparbietà a volte sono monete che pagano con il tempo.

“I Ritornati”

Questa è anche la storia dei “I Ritornati”, rientrati nella loro città natale, Manduria.

Le loro parole scaldano il cuore e riempiono di positività questo 2020 appena iniziato:

“Un’oasi nel sud Italia dove viaggiatori creativi, nomadi digitali e belle anime possano rilassarsi, interagire con la gente del posto e lavorare insieme nello spazio co-working che realizzeremo.

Abbiamo deciso di chiamare questa vecchia masseria “La Controra”, un termine che indica le prime ore del pomeriggio, quando in estate fa molto caldo e tutte le attività si interrompono; le persone si addormentano e le strade diventano silenziose.

Amiamo il nome perché ha in sé  lo spirito del sud e un’arguta combinazione dei concetti “contro” e “ora”, definendo uno spirito insieme rilassato,  quello della siesta, e vibrante, come la nostra attitudine”.

Nelle loro parole si legge la voglia di ritornare, di abbandonare la routine quotidiana delle città e soffermarsi a riflettere nel silenzio di un territorio spesso arido e assolato.

Questo è il loro progetto che è stato finanziato e che speriamo si realizzi presto.

Categorie
Pensieri e Parole

Domenica al Sud

Giorno 7 di quarantena.

Domenica.

Domenica al Sud.

Domenica al Sud nell’ora di pranzo.

In casa c’è silenzio, l’unico rumore udibile è il ticchettio dell’orologio, le dita che battono sulla tastiera, il vento e i miei pensieri.

Loro  si che fanno rumore, ancora di più quando si uniscono a quelli di parenti, amici, genitori..

Ancora di più se compaiono di domenica, una bella domenica assolata, di quelle che trascorri con gli occhiali da sole inforcati sul naso e con quello stesso naso senti il profumo del mare, a pochi metri da te, mentre sorseggi un buon caffè con un amico dopo aver terminato il pranzo dalla nonna.

E già, è così la tipica domenica del Sud.

Mi immagino le nonne  e le mamme che al telefono la prima domanda che viene fuori è “Che cosa prepari per pranzo?”. Perché qui il pranzo domenicale è un’ istituzione, perché qui ogni domenica è Natale, perché qui l’assembramento è normale. Tutti seduti intorno a un tavolo che ci obbliga a stare vicini, a toccarci, a darci una pacca sulla spalla, a farci un selfie abbracciati.

È difficile stare lontani, soprattutto di domenica. Non sentire le voci che discutono di calcio, non sentire il rumore del ragù che bolle, il rumore dei bicchieri che tintinnano e le affermazioni  che ne seguono, sempre  quelle, sempre le stesse: “Questo vino è più buono di quello dell’anno precedente!”- “No, quello era migliore, questo è ancora acerbo!”- “Che dolce hai preparato?”- “Speriamo il tiramisù!”

Ecco, chi è del Sud non faticherà a riconoscersi in queste parole, nel caos della domenica, nei gesti che ci sembravano normali, ma che oggi ci sembrano una minaccia.

È difficile resistere a questo silenzio, ma è un silenzio che parla di speranza, di lotta, di solidarietà. E , speriamo presto, di guarigione.

Categorie
Senza categoria

Ciao mondo!

Benvenuto in WordPress. Questo è il tuo primo articolo. Modificalo o cancellalo e quindi inizia a scrivere!